Gianni
Non avrei mai pensato di mangiare fuori e ordinare un piatto di minestrone: figuriamoci due! Ma è esattamente quello che è successo in questa autentica e pluricertificata (attestati rilasciati dal Comune) trattoria milanese.
Andiamo con ordine. Questo è un locale "storico" nel vero senso della parola, aperto negli anni 20, e dove il tempo non sembra proprio essere passato.
Ho cenato in un cortile interno su tavoli semplicissimi, apparecchiati come si fa a casa, con l'oste che parla in dialetto e che "decide" lui cosa devi mangiare, nel senso che sapendo cosa hanno cucinato di fresco quello è ciò che ti propongono. D'altronde quando si va a mangiare dalla nonna, non è che lei ti porta un menu e ti fa scegliere, tu mangi quello che ti porta in tavola e quante volte si rimane delusi? Poche o mai. Beh il paragone della nonna vale anche per questo posto!
Torniamo a quello che ho mangiato: un piatto, anzi due (il secondo l'ho ordinato dopo aver finito il primo) di minestrone, con ditaloni rigati e verdure buonissime.
Di secondo una semplicissima braciola di maiale con un'insalatina dell'orto del padrone del locale e per finire un caprino di Montevecchia decisamente buono.
La cena è stata accompagnata da una bottiglia di mezzo litro di Bonarda.
La semplicità imbarazzante dei piatti, la bontà delle materie prime, l'atmosfera e la simpatia dell'oste hanno reso la serata decisamente piacevole.
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