Paolo Gondoni
Nonostante venga qui ormai da qualche anno, decido oggi di fare una recensione perché credo finalmente di aver sperimentato quasi tutte le condizioni possibili: pranzo, cena, estate, inverno, ristorante semideserto in settimana o affollato nel weekend.
Non c'è niente da dire: può cambiare la situazione ma mi sembra impossibile trovare difetti. Ho provato piatti tradizionali o creativi, classici o rivisitati. Abbinamenti azzardati dolce/salato, metodi di cucina geniali (come non citare il ferro da stiro o la zuppetta di pesce nella moka) ma anche il miglior risotto ai funghi o il più tenero cosciotto d'agnello che abbia mai provato.
I dolci sono quasi artistici, la varietà di piatti in generale è sconvolgente, i vini sono di livello eccellente anche se si vuole stare coi piedi per terra.
Il costo finale non è regalato, ma non potrebbe essere altrimenti quando siamo di gran lunga nel miglior ristorante del lecchese (e probabilmente non solo)!
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